12 dicembre 2012

Io..

sto con la persona più bella di questo mondo. Adoro la tua interiorità che è gioia e malinconia insieme. Un mare in tempesta d'inverno che spruzza sale. Sei il vento che tira forte. Sei anima e corpo vivo che balza. E' il dolore che ti muove. Il dolore di una vita che non ti ha concesso nulla. Ti ha dato infelicità e segni che porterai per tutta la vita. E purtroppo te li continua a dare. E' una vita che ti ha tolto e continua a negarti quegli angoli di pace, serenità, quotidianità e famiglia che per tutti sono punti fermi. Te no: una valigia, tante case, molte cose sparse, poche tue. Nessun amico stabile, poche certezze, un lavoro che sfiata, una vita controvento a fare fatica. Per chi? Per te tesoro. perché sei la persona più ricca che abbia mai conosciuto. E ti meriti il meglio. Ti meriti di guardare a un futuro sorridendo e sperando che in due la vita sia migliore perché avrai una spalla su cui poggiare sempre.

8 settembre 2012

Un giorno anche tu

Un giorno anche tu capirai le cose che ho gia' compreso. Che il tempo che ci e' stato dato non e' poi molto, che la vita e' una sola e bisogna viverla intensamente. Ho spesso pensato che la distanza, il non vedersi di continuo, la nostra quotidianità Fossero l'ingrediente magico della felicita' del nostro rapporto. Eppure serate come questa vorrei non si ripetessero più. Vorrei, a distanza di oltre cinque anni, non dover immaginare ciò che non vedo, non vorrei pensare a cose che non dovrebbero più accadere, non vorrei aspettare un unico sms in due ore con la buonanotte. Quando capirai che questo fa male alla nostra felicita' avremmo fatto quel passo ulteriore verso un equilibrio nuovo che fara' più bene a te che a tutte le persone coinvolte in questo teatro. Rileggi la lettera che Sa di passato, quello che c'e' scritto. Ascolta le mie richieste e una volta per tutte, una volta per tutte, osa e rischia. Chiudi gli occhi e segui il cuore. Ho una rete abbastanza forte per sorreggerti nella caduta in avanti. E chi non dice che non sarà uno splendido volo? Alla fine ti chiedo solo di amarmi senza legami. L' esclusività e' una meta ambiziosa, ma io non so dividere il bottino con altri. Nemmeno quando si rifiutano di far parte del banchetto.


22 giugno 2012

Scoperte

Ho scoperto che il mio unico sfogo è un pianto a dirotto. Quello irrefrenabile, col singhiozzo, quello che fa rumore, che fa sussultare il corpo. E quello che lascia le occhiaie per una giornata intera.

Crisi di nervi

Devo fuggire da questo ufficio prima di diventare odiosa a tutti, ma forse già lo sono. Quindi devo fuggire e basta. Ne ho fin sopra i capelli delle piccole aziende del Nordest dinamiche e flessibili. Sono covi di clientelismo dove trovano sempre posto le preferite se non amanti del capo. E io non lo sono mai stata. Forse non sono semplicemente una piaciona o una impiegata di sistema. Troppo abituata a fare da me, a gestirmi da sola ed essere libera. Ho tanti limiti, il più grande è non sapere lavorare in squadra. Lo ammetto. Ma i pettegolezzi al capo sotto banco mi fanno schifo. Sanno da ripicche delle elementari. E mi pento di esserci caduta e di aver risposto a tono. Su queste cose, servono solo spallucce.

28 marzo 2012

Madeleine

Oggi entrando nell'atrio del palazzo ho, per un attimo, riannusato l'odore della vecchia sede di Milano dove ho lavorato anni fa, dove ho sognato un futuro al color salmone, dove ho sperato in un'assunzione e dove ho respirato un'aria malsana che però mi sapeva di vita. Sono tornata a quei giorni. E' cambiato tanto. Tutto, forse, tranne me: Penelope alla guerra come quel libro portato via dal paesino (i milanesi si divertivano a chiamarlo cosi), simbolo di un distacco dal piccolo che non è mai troppo bello e una vecchia vita che per fortuna ho chiuso in un cassetto.