30 settembre 2008

Sorpresa

E mi ritrovo a piangere come una bimba per tre parole scritte in una pagina internet nostra, personale e mai scontata. Mi trovo a cercare pezzi di te ovunque. A bramare di averti accanto sempre, anche mentre lavoro. Ieri mi hi detto una cosa stupenda: voglio tornare a leggere i nostri libri. Nostri. Sì, nostri. Li vedo già doppi in quella libreria in salotto e ovunque in casa. Ma soprattutto rivedo l'effetto che avranno ora su di te. Leggere è come sognare. E leggere righe e parole che io ho adorato è come continuare incessantemente a nutrirti di me. E dio solo sa quanto vorrei nutrirti io ogni giorno. Ho voglia di accudirti con la tenerezza di una madre, amarti con la sessualità di una donna, coccolarti con la dolcezza di una compagna, ascoltarti con la pazienza di un'amica, farti viaggiare con la creatività di una scrittrice, confrontarmi con la sapienza di una professionista che sa cosa vuol dire lavorare e lavorare bene. Voglio che le tue camicie odorino del mio ammorbidente e che la tua bocca assaggi le mie torte. Voglio il mio uomo sul nostro divano la sera per chiudere la giornata insieme e voglio il mio uomo la mattina sul nostro letto per iniziarne un'altra insieme. E voglio quel batuffolo scodinzolare ovunque. Quanto mi manca, quanto gli voglio bene.

29 settembre 2008

.....sarà per sempre!.....

IO.....TI.....AMO....

4 settembre 2008

Rituali settimanali

Se solo sapessi... che la mia preparazione parte dalla sera prima. Se solo sapessi che ogni cosa è quasi studiata alla perfezione. E tutto questo nell'attesa di un sms o chiamata che mi dica che verrai da me. Se sapessi che ieri ho piastrato i capelli perché mi vedessi più bella. Ho indossato le lenti stamani (e di norma porto sempre gli occhiali). Sapessi con che cura ho scelto i vestiti e l'abbinamento della borsa dopo che quella volta mi sottolineasti quel marron che strideva col blu. E poi ancora il trucco agli occhi e il profumo che spesso dimentico. Ma stamani no. Se solo sapessi che in frigo c'è il latte accanto al breezer e ai kinder pinguì. Se solo sapessi quante piccole e insignificanti ma importanti cose faccio e continuerò a fare per te. Perché ti adoro.

3 settembre 2008

Eterni adolescenti

Chissà come sarebbe la nostra vita se ci fossimo incontrati dieci anni fa. Non dico per avere meno anni e una foto diversa nella carta d'identità. Ma per non avere eternamente in mano quell'aggeggio infernale che nella mia vita è entrato solo nel 1997 ed era un Motorola 8900. Lo ricordi? C'era perfino l'antenna da alzare per captare meglio il segnale. Buffo. Eppure come avremmo fatto ieri sera? E l'altra ancora? Come avremmo potuto, nel nostro essere eternamente girati di spalle al flash fotografico della vita (e quella foto che ho appeso in casa è la nostra vita) a comunicare? Ieri ho provato imbarazzo di fronte alle persone che mi guardavano come un'aliena. E anche oggi mentre prendevo la piadina e passeggiavo per strada ascoltando se arrivava un bit. Non sono una tecnologica e non ho mai amato il telefono. Ma quanto adoro sentirti e sentirmi vicina. Esprimiamo un bisogno adolescenziale che ci rende forse immaturi agli occhi dei più ma talmente speciali ai nostri da capire immediatamente che senza l'altro, in posti diversi, senza quel racconto, quel voler sapere, quella presa di vita diretta che ci è negata ora.. siamo a metà. Viviamo di echi di voce, ricordi gio? Di rimbalzi perché ardiamo dal desiderio di essere insieme. Di fare insieme. Siamo visionari. Abbiamo bisogno di immagini e di suoni. Tutto per dipingere a perfezione anche i particolari. E allora, viva la nostra adolescenza. Tiene l'animo in agitazione, fa sospirare, bramare, accelera il battito e ci torna quella centrifuga emotiva che è sangue, passione, desiderio inesuribile che non si estingue e non si placa. Ma cresce, cresce, cresce. E spero non finisca mai di stupirci.