26 luglio 2010

Incontri al semaforo

E' un signore buono e gentile. Lo si riconosce dal cappello, probabilmente un ricordo di quanto era negli alpini o un regalo o un oggetto carpito da qualche sacco vestiti disusi. L'hanno scorso l'ho visto per la prima volta in inverno. C'era la neve e aveva le mani viola. E si lamentava dell'aumento dei rumeni che venivano a togliergli la piazza e quei quattro euro carpiti di fretta tra un rosso e un verde a primo stop della cintura verso il centro. Da una settimana è ricomparso col suo cane color rossiccio e il vecchio camper parcheggiato in strisce blu. Cappello sempre addosso, barba lunga e capelli bianchi. A me ricorda Babbo Natale. E' un uomo buono che non si ferma se non lo vuoi accanto al finestrino. E ti ringrazia se snoccioli anche solo pochi centesimi. Come ci si può ridurre così. Lavoro a parte, spero non abbia figli. Vedere un padre così è avvilente.

22 luglio 2010

segreti e astuzie

Primo: sorridere. Secondo: sorridere anche se non ti vedono, si sentirà dalla voce. Badateci bene: tornate mai nella panetteria dove la commessa fa fatica a darvi un pezzo di pane e sembra che le stiate chiedendo di darvi soldi? O in quel negozio dove la commessa non vi bada e se le domandate di cambiarvi taglia sembra che le abbiate fatto un torto? Bhè, io l'aperitivo lo prendo dove mi sento a casa e la gente sorride. Mangio dove mi coccolano. E dal giornalaio aspetto il buongiorno. Un giorno ho sbagliato numero e mi ha risposto un nonnino di firenze che ha iniziato a chiacchierare... Mi ha cambiato la giornata.

Dipendenza alla sex and the city

Ho comprato una borsa. Mannaggia! Tutti quei discorsi del tipo: dai finalmente il conto in banca respira con la quattordicesima, devi fare un mutuo a fine anno ecc ecc... pranzi portati da casa per tre giorni di seguito (ora odio l'insalata di riso) e alla fine cosa capita? che esci a fare due passi due, per sgranchire le gambe e bere un caffè. Ma il caffè non lo bevi perché hai la gastrite (e probabilmente è anche una scusa) e passi proprio davanti a una vetrina che guarda caso espone la borsa che avevi adorato per mesi ogni sacarosanto giorno ma che costando 260 euro - 260 euro!! - avevi salutato con un cordiale: non posso. E ora? La borsa è scesa a 130 euro. Entri, e già lì è fatta. Perché il negozio ti conosce, hai la loro tessera (maledetta fidelizzazione del cliente che funziona sempre) e la commessa è gentile: non solo ti fa provare la borsa ma ti fa indossare un trench ti dà pure le scarpe col tacco e ti dice: è l'ultima che mi è rimasta. Alla fine sei una figa spaziale con 130 euro in meno in tasca e una borsa in più. Ha ragione la mia amica: sono una vittima del sistema o forse mi sta facendo troppo male risicare 20 minuti in ufficio ogni tanto per gaurdare vecchie puntate di quella maledetta serie neworkese che ho ignorato per anni sentendomi lontana e diversa da femmine mangiauomini e con 80 paia di sandali uguali in casa. Ma, alla fine, ho ragione anch'io: sono felice, la volevo e ora posso cestinare la borsa vecchia coi manici rovinati. Ok, ammetto: sono una shopping compulsiva. Mannaggia!

19 luglio 2010

piccoli traguardi

Mi sto lentamente avvicinando alla soglia dei 32 anni. Me li sento tutti e me li vedo allo specchio. Coi trenta ero stra felice di dove ero arrivata per traguardi e successi al punto da voler festeggiare con trenta persone. I 31 li ho vissuti in privato e ahinoi con una crisi d'ansia poi placata. Questi non voglio chiuderli nel cassetto. Non mi spaventano e in quello specchio li vedo, anno dopo anno, dentro agli occhi. Però voglio accanto solo chi mi vuole bene. A questa età si sa già che l'amicizia tra donne non è mai sincera, che con gli uomini si nasconde quasi sempre qualcosa dietro, che i familiari sono le tue uniche sicurezze, e che l'uomo che hai accanto, bhé se è sincero e ti ama, anche lui si guarderà allo specchio con la stessa fierezza con cui lo fai te.

15 luglio 2010

alchimia

E se tra le persone fosse solo una questione di alchimia? Ci avete mai pensato.. spesso se vi sta simpatico chi avete davanti, nel 99% dei casi il sentimento è ricambiato. Idem se provate rabbia o peggio irritazione. Io non sopporto il mio capo ma lui non sopporta me. E a prescindere dalle parole, dai fatti, dalle questioni i rapporti potrebbero definirsi anche semplicemente in soli dieci minuti. Il tempo di un caffè, quello che basta per ... diciamo... capirsi. Lo senti dentro se quella persona è trasparente, sincera, se è intelligente, timida, in difficoltà, se ti venderebbe anche sua madre, se ti sta adulando per finta, se sta flertando. Credo sia chimica. O qualcosa che ci va molto vicino. Forse magnetismo che avvicina e allontana. Ma è inutile ogni percorso diverso: se in quei primi dieci minuti l'alchimia non scatta, di quella persona serberai sempre quella prima impressione. Forse sarai fortunato se non la incontrerai più. Sennò dovrai forzati di usare la ragione per domare la tua chimica. Se invece scatta, beh a volte vale la pena godersi un buon caffè e ottime relazioni. Sono così poche al mondo le persone con cui possiamo andare d'accordo.

8 luglio 2010

Epoché

Non ho più parole.