14 ottobre 2010

Odori

Stavo pensando ai profumi che vengono subito alla mente... quelli che appena li nomini senti il gusto in bocca e sotto il naso. Il profumo della neve, ad esempio, ce l'ho ben preciso ma non saprei definirlo. Il profumo del caffè che sale dalla moka la mattina. L'odore del sangue, quello di cui parla Parise nell'omonimo libro, riconosco l'odore di sapone nelle persone che non usano profumi nè creme, l'odore di rancido di una persona accaldata che ti si pone vicino, il profumo della cannella delle mele cotte, l'odore del vento che si attacca ai vestiti misto smog e fumo e ti porti a casa dopo un aperitivo all'aperto, l'odore del legno nuovo in segheria, quello appena tagliato, il sapore dell'acqua di rubinetto, inconfondibile, l'odore del sesso, anche questo inconfondibile quando si attacca alle lenzuola e lo respiri tutta la notte.

Eureka!

(Forse) ma non ho quasi il coraggio di dirlo, per cui (forse) ho trovato casina! speriamo e restiamo a dita incrociate. Ps. ieri è stato il mio giorno fortunato. Con calma recupererò le vicessitudini del cercar casa. A faccenda chiusa e finita sarà un piacere mettere nero su bianco, un po' raccontando, le peripezie di una ricerca in una città fatta per ricchi o per studenti, dove la via di mezzo è praticamente impossibile da trovare, se non rara.

18 agosto 2010

Domande

E se la condizione per avere un grande amore fosse quella di dover soffrire? Nella parola passione c'è l'origine del patimento. L'amore, per Platone, è ricerca, tendenza a raggiungere qualcosa che è l'altra nostra metà. E forse è proprio in questa tensione che ha senso il movimento delle viscere umane. Quel crampo allo stomaco, quel brivido nel basso ventre, quel liquido che esce, quel fremito alla vita.

11 agosto 2010

Dire di no

Sono arrivata al punto da non sentirmi in colpa nel dire che venerdì ho preso un giorno di ferie e non sono reperibile. Sono arrivata al punto che non mi interessa se per un ipotetico articolo chiameranno lei per tappare il buco. ANch'io ora sono una tappa buchi. Ma sono la prima tappa buchi. E poi una domanda: possibile che una persona che lavora per voi da cinque maledetti anni con rimborsi spese sull'ordine dei 60 euro ogni quattro mesi e una paga lorda mensile di 200 euro (in tempi di grassa), sempre disponibile e sull'attenti in ogni momento, pur non avendo uno straccio di contratto, non abbia diritto a dire qualche no? Lo faccio perchè nonostante tutto ci spero ancora in questo posto. E' il mio sogno e prima di abbandonarlo dovranno offrirmi un altro lavoro alla pari. Tié.
Ps. ho scoperto di avere più pazienza di Giobbe. E se qualcuno osa affermare che non ho fatto la gavetta giuro, come dice mamma, che lo attacco al muro come una pelle di fico.

10 agosto 2010

Lavoro

L'esperienza ti porta a fare le stesse cose in meno tempo. E te ne stupisci.

9 agosto 2010

Mi sposi?

Che dite: sarà perché fin da bambine ci propinano cartoni animati alla candy candy o perché fin da quando abbiamo cinque anni sfogliamo, piangendo, l'album di nozze di mamma per poi correre a capofitto ad aprire quella scatolona bianca in cima all'armadio e provare fino a quando abbiamo 24 anni l'abito bianco pieno di pizzi e merletti?
Insomma: da quand'è che ci nasce dentro, fin nel profondo, questo incontenibile desiderio di matrimonio? Posso coprirlo, camuffarlo, dire che non è vitale, che non è il primo pensiero della mia vita, posso anche raccontarmela. Però sto aspettando con così tanto desiderio quell'anello e quella promessa al chiaro di luna che vale per tutta la vita, che a volte non riesco a contenerla e mi esce da ogni parte e in ogni luogo un sorridente ma quanto mai sensato: allora, mi sposi?
Il giorno che me lo chiederai davvero piangerò per una settimana di fila.
Ps. ho già visto il negozio dove comprerò il vestito e scelto il luogo. Sono malata d'amore.

6 agosto 2010

Romanticismi

Avviso al lettore: la scrivente è ancora influenzata emotivamente dalla visione di Kate & Leopold trasmesso in prima serata ieri sulla radio televisione italiana.

Domanda: dov'è finito il romanticismo? Pensateci un attimo: quanti uomini alle prime uscite, ma anche dopo anni di consolidata relazione, vi hanno offerto una rosa o un mazzo di fiori, quanti vi fanno entrare per prime ai ristoranti, vi aiutano a indossare il cappotto, vi pagano la cena, ai compleanni nonché agli anniversari vi scrivono i biglietti?
Seconda domanda: è questo il romanticismo? Assolutamente no, o per lo meno ne è solo una parte. Perché è romantico preparare la colazione al mattino, stendendo burro e marmellata su due fette biscottate quando l'altro dorme. E' romantico scrivere un bigliettino e posarlo sotto il tergicristallo della macchina perché venga prima visto e poi letto, è romantico darsi il buongiorno ogni mattina. E' romantico fare due giri della macchina perché lei non si bagni se piove.
Di uomini romantici ne sono rimasti pochi in giro e io, sono fortunata, ne tengo ben stretto uno. Ma a pensarci bene sono ancor meno le donne romantiche. C'è troppo realismo, pessimismo, consumismo.. molto -ismo cattivo che cancella la capacità di sognare ed emozionare le signore del gentil sesso abbruttite da atteggiamenti maschili o da convinzioni single di ultima generazione. Aride trasposizioni di mondi che nulla hanno a che fare con la prosa dell'Ottocento.
Ma alla fine per essere romantici, c'è poco da fare, bisogna essere in due. Altrimenti il gesto dell'altro sembrerà sciocco e non verrà compreso. Di fronte a un uomo con una rosa in mano, infondo, c'è solo da non celare i propri occhi lucidi. Ogni altra emozione non fa parte della favola.

26 luglio 2010

Incontri al semaforo

E' un signore buono e gentile. Lo si riconosce dal cappello, probabilmente un ricordo di quanto era negli alpini o un regalo o un oggetto carpito da qualche sacco vestiti disusi. L'hanno scorso l'ho visto per la prima volta in inverno. C'era la neve e aveva le mani viola. E si lamentava dell'aumento dei rumeni che venivano a togliergli la piazza e quei quattro euro carpiti di fretta tra un rosso e un verde a primo stop della cintura verso il centro. Da una settimana è ricomparso col suo cane color rossiccio e il vecchio camper parcheggiato in strisce blu. Cappello sempre addosso, barba lunga e capelli bianchi. A me ricorda Babbo Natale. E' un uomo buono che non si ferma se non lo vuoi accanto al finestrino. E ti ringrazia se snoccioli anche solo pochi centesimi. Come ci si può ridurre così. Lavoro a parte, spero non abbia figli. Vedere un padre così è avvilente.

22 luglio 2010

segreti e astuzie

Primo: sorridere. Secondo: sorridere anche se non ti vedono, si sentirà dalla voce. Badateci bene: tornate mai nella panetteria dove la commessa fa fatica a darvi un pezzo di pane e sembra che le stiate chiedendo di darvi soldi? O in quel negozio dove la commessa non vi bada e se le domandate di cambiarvi taglia sembra che le abbiate fatto un torto? Bhè, io l'aperitivo lo prendo dove mi sento a casa e la gente sorride. Mangio dove mi coccolano. E dal giornalaio aspetto il buongiorno. Un giorno ho sbagliato numero e mi ha risposto un nonnino di firenze che ha iniziato a chiacchierare... Mi ha cambiato la giornata.

Dipendenza alla sex and the city

Ho comprato una borsa. Mannaggia! Tutti quei discorsi del tipo: dai finalmente il conto in banca respira con la quattordicesima, devi fare un mutuo a fine anno ecc ecc... pranzi portati da casa per tre giorni di seguito (ora odio l'insalata di riso) e alla fine cosa capita? che esci a fare due passi due, per sgranchire le gambe e bere un caffè. Ma il caffè non lo bevi perché hai la gastrite (e probabilmente è anche una scusa) e passi proprio davanti a una vetrina che guarda caso espone la borsa che avevi adorato per mesi ogni sacarosanto giorno ma che costando 260 euro - 260 euro!! - avevi salutato con un cordiale: non posso. E ora? La borsa è scesa a 130 euro. Entri, e già lì è fatta. Perché il negozio ti conosce, hai la loro tessera (maledetta fidelizzazione del cliente che funziona sempre) e la commessa è gentile: non solo ti fa provare la borsa ma ti fa indossare un trench ti dà pure le scarpe col tacco e ti dice: è l'ultima che mi è rimasta. Alla fine sei una figa spaziale con 130 euro in meno in tasca e una borsa in più. Ha ragione la mia amica: sono una vittima del sistema o forse mi sta facendo troppo male risicare 20 minuti in ufficio ogni tanto per gaurdare vecchie puntate di quella maledetta serie neworkese che ho ignorato per anni sentendomi lontana e diversa da femmine mangiauomini e con 80 paia di sandali uguali in casa. Ma, alla fine, ho ragione anch'io: sono felice, la volevo e ora posso cestinare la borsa vecchia coi manici rovinati. Ok, ammetto: sono una shopping compulsiva. Mannaggia!

19 luglio 2010

piccoli traguardi

Mi sto lentamente avvicinando alla soglia dei 32 anni. Me li sento tutti e me li vedo allo specchio. Coi trenta ero stra felice di dove ero arrivata per traguardi e successi al punto da voler festeggiare con trenta persone. I 31 li ho vissuti in privato e ahinoi con una crisi d'ansia poi placata. Questi non voglio chiuderli nel cassetto. Non mi spaventano e in quello specchio li vedo, anno dopo anno, dentro agli occhi. Però voglio accanto solo chi mi vuole bene. A questa età si sa già che l'amicizia tra donne non è mai sincera, che con gli uomini si nasconde quasi sempre qualcosa dietro, che i familiari sono le tue uniche sicurezze, e che l'uomo che hai accanto, bhé se è sincero e ti ama, anche lui si guarderà allo specchio con la stessa fierezza con cui lo fai te.

15 luglio 2010

alchimia

E se tra le persone fosse solo una questione di alchimia? Ci avete mai pensato.. spesso se vi sta simpatico chi avete davanti, nel 99% dei casi il sentimento è ricambiato. Idem se provate rabbia o peggio irritazione. Io non sopporto il mio capo ma lui non sopporta me. E a prescindere dalle parole, dai fatti, dalle questioni i rapporti potrebbero definirsi anche semplicemente in soli dieci minuti. Il tempo di un caffè, quello che basta per ... diciamo... capirsi. Lo senti dentro se quella persona è trasparente, sincera, se è intelligente, timida, in difficoltà, se ti venderebbe anche sua madre, se ti sta adulando per finta, se sta flertando. Credo sia chimica. O qualcosa che ci va molto vicino. Forse magnetismo che avvicina e allontana. Ma è inutile ogni percorso diverso: se in quei primi dieci minuti l'alchimia non scatta, di quella persona serberai sempre quella prima impressione. Forse sarai fortunato se non la incontrerai più. Sennò dovrai forzati di usare la ragione per domare la tua chimica. Se invece scatta, beh a volte vale la pena godersi un buon caffè e ottime relazioni. Sono così poche al mondo le persone con cui possiamo andare d'accordo.

8 luglio 2010

Epoché

Non ho più parole.

1 aprile 2010

31.03.2010 - giornata "culo"

Bhè, che dire? Dopo una giornata down doveva per forza capitare l'imprevedibile. E ieri è successo: dal pranzo al primo pomeriggio, tra chiacchiere e offerte di lavoro più un invito londinese al sapore di brera e per finire una serata in ottima compagnia dopo aver incrociato la sguardo penetrante di Marina Berlusconi. Che ci faceva secondo voi a passeggio in corso Milano? Nella mia città... mmm.

24 marzo 2010

Il buongiorno

Non c'è miglior modo di iniziare una giornata: entrare in macchina, avviare il motore, accendere la radio e trovare immediatamente la canzone giusta, quella da cantare a squarciagola mentre tutti gli altri automobilisti ti guardano allibiti. Sì sono pazza e allora? Questo è il mio buongiorno e oggi splende il sole; ho voglia di noi e ho i pensieri tutti rivolti a mio padre.

8 marzo 2010

Serendipity

Sono serena. E lo si capisce dal fatto che non scrivo da un bel po' di settimane. E' il mio primo segnale di benessere - il non scrivere -. Significa assenza di dolore, di rabbia, di sentimenti al negativo da buttare fuori. La gioia, invece, non ha bisogno di essere raccontata, messa nera su bianco. La si legge nei miei occhi. Quindi: grazie a te! che me la regali ogni giorno. E un sereno "addio" - oggi molto ma molto sereno - a chi non la leggerà più. Ho ritrovato i miei punti di riferimento importanti e ho ritrovato me, come non ero bella da tempo. Ho la grinta per sorridere anche con la pioggia. Ho il calore umano per parlare con la gente che non conosco. Ho una dimensione nuova, tutta femminile, che mi sta dando una marcia in più nel rapporto di coppia. Una coppia speciale di cui la gente s'innamora alla seconda volta che ci vede, chiedendoci domande impossibili... o forse possibili.. alla fine, un sì, l'ho strappato: in macchina, una sera di febbraio, viaggiando verso la nostra Vicenza. Buona Roma tesoro.. respira sole anche per me.

28 gennaio 2010

Non sono più piccola, brutta e nera


E ho scoperto che esiste pure la sindrome di calimero.
Sai che mi manca pupaz? da morire.

25 gennaio 2010

Evidenze sconcertanti

- Ma finiscila, a te sta tutto bene
- Non è vero che mi sta bene tutto
- E invece sì

19 gennaio 2010

Ho il vomito

silenzio... oggi vorrei sentirmi ovattata da bambagia. Ho fastidio di tutto. E' come se tutti i nodi venissero improvvisamente al pettine, è come se tutto stesse crollando, è come svegliarsi e vedere le cose con una luce nuova che le mette in ombra. Il mio stomaco sobbalza, l'occhio non vede, il cuore sente. Eccome se sente l'immobilità della tua non azione. Mi viene da vomitare.
credo di essermi ammalata di solitudine.

14 gennaio 2010

Suggestioni

Sorprendimi con un mazzo di rose rosse.

5 gennaio 2010

Quando tocca a me?

Voglio anch'io i miei cinque minuti di celebrità. Che significa: ho anch'io il diritto di essere felice e di vantarmene con gli altri stimolando invidia e ammirazione. Anch'io ho diritto a camminare in punta dei piedi e a otto metri da terra. Sì, ma quando???? Grrr. Oggi rosico.

1 gennaio 2010

2010

E mi auguro che i nostri sogni si avverino. Presto!
Auguri a chi ha nel cuore l'emozione, ha chi è innamorato e piange di gioia, a chi prova, sente, urla, piange ma vive. Come noi. Amami tesoro ora e per sempre. Prendimi e fammi tua, fammi sentire la tua donna, fammi vedere che hai voglia di futuro, lasciami condividere il domani con te, rendimi parte di un progetto, dammi la risposta a tutte le domande che fino ad oggi non l'hanno avuta. Io sono pronta a vivere, dicendo sempre "si". Che sia il nostro anno. Anzi: deve esserlo.