16 dicembre 2011

15 dicembre 2011

Laser e sveltine lunghissime

E dopo quattro anni e mezzo ci troviamo innamorati come il primo giorno. Semplicemente sei stupendo. Semplicemente sei tutto per me.

9 novembre 2011

Grande schermo

Prenotato e acquistato. Stasera in sala Colazione da Tiffany restaurata. Vado sola. Ma è quasi necessario ;) E' come se fosse tutto nel tempo presente con la bontà dei bei tempi andati.

14 ottobre 2011

Da Torino

Ti prego, rispondimi.

22 settembre 2011

Scappare... anzi, Italia svegliati!

Vorrei scappare da un lavoro che non mi piace più. Anzi, adoro il mio lavoro ma non l'azienda. Dove devo contrattare ogni volta che c'è un passaggio di anzianità, ogni minimo scatto aziendale. I conteggi sono sempre sbagliati al ribasso e sono degna socia dei sindacati che accorrrono costantemente in mio aiuto. Poi non c'è nessuna comunicazione. Scopro le cose all'ultimo. Non sono resa partecipe delle decisioni che mi vedono 'protagonista' e che quindi mi portano in primo piano esposta verso un pubblico con nome e cognome stampato sugli inviti. E la risposta del capo è: ma tu non leggi le nostre newsletter? E io avrei risposto: e tu non puoi dire alla tua dipendente a voce o anche via mail che l'avevi inserita a programma? grrr... sto sognando un futuro che non ci sarà appena al filo di una speranza che dal 13 luglio rimbalza quotidianamente nella mia testa. Ha avuto riconferma il 18 luglio e anche settimana scorsa. POi ancora il nulla. Emigrerei come mia sorella in Australia. Ma ci resterei. Porterei con me il mio uomo e il suo pupazzo. Mi dispiacerebbe alla fine solo per i miei genitori. Amici ne ho pochi e possono stare anche senza di me ne sono quasi certa. Nessuno è indispensabile quanto il tuo compagno e la tua famiglia. E alla fine, visto come siamo ridotti, forse sarebbe anche meglio fuggire dall'Italia. Giuro che se Berlusconi si dimette o cade il governo esco in piazza a festeggiare come quando l'Italia ha vinto i mondiali. E spero che l'italia mi segua. O mi anticipi (meglio). Italia.. svegliati!

7 settembre 2011

Idee

Cambio casa. Cambio lavoro. Mi faccio qualche sottile filo biondo nei capelli. Il sabato mi iscrivo a idro-bike, quest'anno scelgo la danza classica. Riprendo a dipingere. Mi compro un'altra libreria all'Ikea. Mi faccio da mangiare da casa per le pause pranzo. Non spendo altri soldi che per un paio di stivali invernali.
A febbraio facciamo il conto di quante di queste (idee) sono andate in porto..

Fiori, palloncini e canguri

Voi in volo per l'Australia, io in un ufficio dove non voglio più stare. Mi sono legata al polso un sogno contenuto in un debole palloncino pieno di elio che so che con l'andare del tempo tenderà a sgonfiarsi. Spero che qualcuno arrivi prima e gli dia il tempo di farlo volare.
E tu che mi ha detto che pensavi che ci saremmo sposati prima noi. Magari, son qui che aspetto. Se è vero che l'ultima diga sta cadendo e che quella data fissata a caso (12-2-2012) potrebbe avere un senso, beh.. io ai sogni credo sempre. Anche ai bouquet sfiorati nel lancio, caduti quasi per terra ma afferrati all'ultimo e orgogliosamente mostrati. Ti amo. Ancora di più.

4 luglio 2011

Fisse odiose

Continuo a mordicchiarmi il labbro internamente. Mannaggia!

Scassa wedding ;(

Ormai vedo più le mie amiche di mia sorella che sta convolando a nozze. La chiamo per un aperitivo e lei mi chiede: "Ma mi hai telefonato per dirmi questo?". E' impegnata in "allestimenti floreali", incisioni di interni buste, mega soluzioni bombonieristiche. E ora pare aver capito che i soldi non ci son più quindi niente macchina a noleggio: arriverà in chiesa con una cabrio dove non ci sta comoda neanche quando ha i jeans, figurati con la coda e il velo. Cattiva? Forse un po'. Ma mi stanno toccando gli avanzi di quando suo moroso non c'è. E in cambio tutta la famiglia è mobilitata per lei. Ho litigato con quattro persone venerdì sera (più che litigato discusso) sulla visione che hanno le donne del matrimonio. Lo sognamo fin da piccole e avevano ragione loro (i miei detrattori al tavolo) che non possiamo non desiderarlo. Ma così non ha senso. Meglio sentire serenamente la commessa della boutique in piazza che mi dice: il 28 mi sposo a Las Vegas e poi faccio il giro dell'america. Non sarà una fiaba, sarà un film, ma mi sa di immediato, senza troppo sbattimento e senza tanti parenti. In ogni caso, io sceglierei Las Vegas.

8 giugno 2011

Wedding planners

Inscatolata nel matrimonio di mia sorella tra la gelosia di qualcosa che non potrò avere e il senso di un giudizio di misura che lei forse non ha più. Ma perché a organizzare un matrimonio ci si spendono così tanti soldi, forze, pensieri per anche minime stronzate che sono un'immagine appagante per i tuoi parenti e falsi amici? Sono in fase distruttivista..

30 maggio 2011

bberry

Annientati dal blackberry, dalle chat e dalle frasi condensate in 140 caratteri abbiamo riscoperto il valore delle vecchie lettere. Ora sappiamo che la tecnologia offusca e peggiora, ma non cancella la buone e sane abitudini. Ti prego, torna ad emozionarmi con un mazzo di rose.

12 maggio 2011

Fuga

Per rimettermi in gioco e riorientare la mia vita, per capire se vale davvero la pena osare e cambiare lavoro, devo staccarmi da questa città e dai suoi meccanismi perversi. Ho bisogno di estero. Di luoghi dove non capisco la lingua, dove devo scoprire e cercare, dove la mia testa sia concentrata sulle non abitudini... ora ho bisogno di Parigi. Sì, ho bisogno di Parigi di questo tipo di città: elegante, creativa, signorile, austera e quasi perfetta.
Ps. piccolo particolare: ho ancora in mente le gambe delle donne di Truffaut viste ieri sera

9 maggio 2011

Una linea rosa

Non sono incinta. E ora vediamo che succede. Spero di non rimanere con un pugno di mosche in mano, contenta dei miei ricordi. Incazzata con me stessa per non aver puntato i piedi di più. Ti riverso la mia ennesima dose di fiducia.

6 maggio 2011

E tu...

Devi iniziare a prendere La decisione. Ti sei un po' perso, arenato, incagliato, seduto, abituato. Io no. Ma il tempo passa passa passa. Io me ne accorgo e me ne dispiaccio. Colpo di reni. Serve un colpo di reni. Fai entro ieri. Non è bello avertelo chiesto un miliardo di volte. Non ha più senso chiedertelo. Perchè sono stanca di farlo.

4 maggio 2011

Surreale ma bello

Dieci euro, in nero: il costo del lavaggio-piega capelli fatto dal cinese alla mia padrona di casa senza scontrino fiscale mentre lei (la padrona) si gustava, prendendola a mani, pezzi della mia pizza al taglio. Poi la richiesta di un gelato (cono con una pallina allo yogurt) spalmato sulla maglietta. E io guardavo con la mia coppetta cannella-fondente.
E alla fine il cinema, un film francese Angele et Toni quasi surreale per i quattro poveri umani che erano seduti nella sala del nostro quartiere malfamato. Dove uscendo abbiamo trovato due neri che inveivano contro l'Italia, quattro rumeni che si prendevano a pacche sulla spalla e il parrucchiere dei cinesi.. beh, era ancora aperto.

Nulla cambia, tutto resta

Rieccomi qui. Spunto come un fungo sotto le foglie bagnate d'autunno. Sono ancora rattrappita dal freddo e da un incidente stradale che ha irridigidito il mio collo. L'aria non è sana in questi giorni di clausura casalinga. Sto ripensando al mio lavoro come non facevo da febbraio. Poco tempo, lo so, ma forse ho indossato delle pantofole che non volevo addosso. Vorrei cambiare ma non so come e in che modo. Forse dovrei solo rischiare. Ma è così dura quando si ha qualcosa da perdere e la vita richiede grinta ma anche una buona dose di fortuna che non c'è detto ci sarà data. Due chicche di aggiornamento: la casa alla fine non l'ho comprata, sono rimasta in affitto nel mio midi di 50 metri quadri con tutti i suoi difetti occultati da un arredamento che mi assomiglia. Ha alla fine le sue comodità tra cui anche quella di non sbattersi per cercare qualcos'altro. Ho scoperto che il mutuo mi fa paura, tanta paura. E' come una zavorra che ti limita nelle decisioni di cambiamento. Al momento non so se sono incinta ma non credo. Ho tutti i sintomi che fanno presagire l'avvento di quelli che la mia amica matta di bruxelles chiama puffi. Quindi Vittoria dovrà aspettare. E anche il suo babbo. Il mio uomo è sempre LUI. A luglio sono quattro anni che ci siamo incrociati e annusati in treno. Inseguiti con gli occhi, i passi e la mente. E con il cuore. Io? Ho bisogno d'aria nuova. Di una pausa dal mondo. Devo riordinare un po' di cose nella mia testa. Vorrei osare. Sì, sento che sul lavoro ho bisogno di buttarmi in qualcosa di nuovo. Ora soffro i ritmi e le tristi conseguenze di lavorare in una piccola azienda dove ogni giorno si chiedono sacrifici e questi diventano sempre maggiori senza che nessuno capisca che sei al limite e non ce la fai più. Ora tutto viene tagliato, nulla è un investimento sul futuro. Non si ha la forza di dire i progetti che si sono sbagliati, li si tiene in vita per testardaggine e speranza che tutto si assesti. Mi sono abituata agli assestamenti ma sono poco gratificata da un lavoro imbrigliato e ora non vedo luce. Ecco, ho bisogno di un viaggio. Ti prego portami a New York.