30 marzo 2009

Gabbia d'oro

E chi l'avrebbe mai detto che un contratto a tempo indeterminato, i contributi pagati, la pensione mezza assicurata, un lavoro nella città che prediligo mi avrebbero incastrata? Come direbbe Michael chiuso nell'armadio nel celebre film-cartone Mary Poppins: Voglio uscire! Fatemi uscire di qui. Il varco per ora non lo vedo. E questo mi destabilizza. Non ho alternative a breve termine e il resto sono sogni. Aspettative, orizzonti ancora non decifrabili. Soprattutto dopo i recenti giri di poltrone. Ieri sono crollata come non mi capitava da un po'. Anche se il po' è solo qualche mese. Non vedo l'ora sia il 6 aprile. Non vedo l'ora di capire come uscirne a testa alta e con un nuovo entusiasmo. Ho bisogno di credere nelle cose che faccio. Ho bisogno del mio uomo accanto che faccia il tifo per me. Ho bisogno di guardare avanti e di trovare mete. Ho bisogno di crescere professionalmente e non di appiattirmi. Ho bisogno di un viaggio. Devo staccare un attimo. Solo un attimo. Poi torno. Sì, torno.

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