28 ottobre 2009

Amiche interrotte

Ti ho perso per strada. O forse ci siamo perse entrambe camminando nella stessa direzione senza guardarci negli occhi. Forse, nella vita, ha ragione chi dice che è meglio star zitti piuttosto che parlare. E forse ha ragione chi finge di essere chi non è: uno che sorride sempre, che dice che gli va bene tutto, che media e che tesse relazioni per mantere sempre un equilibrio. Che importa se questo è falso, se appena ti giri l'altro, che ti ha sorriso per ore, ti manda a quel paese. Io ho sempre avuto un istinto che esce di getto. Mi si legge negli occhi cosa penso. Non so stare zitta e i miei silenzi parlano più di me. Nessuno ha un carattere perfetto. Io ho il mio. E me lo tengo, limandolo, se e quando posso. E spezzettandomi ogni qual volta qualcosa non torna. Come stasera. In cui sono alla ricerca dell'errore, di una valida motivazione che possa spiegare il caos calmo che c'è attorno e dentro il nostro non stare più, una a fianco all'altra in questa città. E altrove. In qualsiasi luogo la nostra mente ci possa aver portato.

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