21 febbraio 2020

Mi serve una spazzola... per le gambe.

Incredibile cosa si possa fare dopo i 40.
Vi assicuro che ho riflettuto a lungo prima di scrivere questo post: ho riflettuto sull'opportunità della messa a nudo di un qualcosa di privato e anche non troppo onorevole, ma di cui sono certa di poter ottenere piena solidarietà femminile. Alla fine, questo è un blog anonimo! Per fortuna.
I quattro chilogrammi assunti da dicembre - ma credo che la molla scatenante sia stata la vita sedentaria - hanno portato con sé la buccia d'arancia. Malefica buccia d'arancia.
Sarà l'età ma, se anni fa in un paio di settimane tornavo allo status quo ante, ora i tempi di recupero si sono sensibilmente dilatati.
Quindi ho googlato.
Ho provato creme di ogni marca, odore e tipo, la favolosa Somatoline (l'unica che funziona davvero ma è da evitare per lunghi periodi) ho bevuto aceto di mele, estratti d'ananas e ogni tipo di tisana drenante, bicchieri d'acqua calda la mattina a digiuno, ho fatto la carbossi terapia, l'azoto, punture e laser. Credo di aver provato ogni cosa in passato ma non mi era mai capitato di iniziare a spazzolarmi le gambe: l'ultima frontiera per combattere il mal funzionamento del micro circolo sembra infatti essere una semplice e innocua spazzola piatta con i denti di plastica, quella da bambole che usavi da piccola.
Devi indossare un leggings per non trovarti dopo 2 minuti le gambe a righe e pettinare per almeno 10 minuti ogni gamba: avanti e indietro, dal polpaccio al gluteo.
Non so se funzionerà (su google e youtube le influencer del momento assicurano effetti già dopo 7 giorni di spazzolamento) ora posso solo dirvi che è estremamente piacevole. Un po' noioso ma una coccola serale tipo "pet therapy". Non oso pensare cosa succederà dopo i 50.

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