4 agosto 2020

La gioia di essere tristi

Anche la tristezza ha le sue sfumature. Virano come le giornate, seguono il meteo, l'abbondanza della pioggia e i gradi del termometro. Si declinano nelle stagioni dei libri, nella scelta dei colori e nella forma estetica di vestiti. E' un peso sulle spalle di cui, con il passare degli anni, si può solo alleggerire il carico. 
Il più delle volte è una forma di assenza. La maggior parte è una complessa malinconia: di qualcosa che si aveva e non c'è più, qualcosa che si vorrebbe e non c'è ancora. 
La tristezza è una lunga e impalpabile linea nel tempo senza inizio né fine. E' la scintilla del genio. La musa della scrittura. Il motore delle anime pure, quelle che non hanno paura della gioia di essere tristi. 

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