30 settembre 2008

Sorpresa

E mi ritrovo a piangere come una bimba per tre parole scritte in una pagina internet nostra, personale e mai scontata. Mi trovo a cercare pezzi di te ovunque. A bramare di averti accanto sempre, anche mentre lavoro. Ieri mi hi detto una cosa stupenda: voglio tornare a leggere i nostri libri. Nostri. Sì, nostri. Li vedo già doppi in quella libreria in salotto e ovunque in casa. Ma soprattutto rivedo l'effetto che avranno ora su di te. Leggere è come sognare. E leggere righe e parole che io ho adorato è come continuare incessantemente a nutrirti di me. E dio solo sa quanto vorrei nutrirti io ogni giorno. Ho voglia di accudirti con la tenerezza di una madre, amarti con la sessualità di una donna, coccolarti con la dolcezza di una compagna, ascoltarti con la pazienza di un'amica, farti viaggiare con la creatività di una scrittrice, confrontarmi con la sapienza di una professionista che sa cosa vuol dire lavorare e lavorare bene. Voglio che le tue camicie odorino del mio ammorbidente e che la tua bocca assaggi le mie torte. Voglio il mio uomo sul nostro divano la sera per chiudere la giornata insieme e voglio il mio uomo la mattina sul nostro letto per iniziarne un'altra insieme. E voglio quel batuffolo scodinzolare ovunque. Quanto mi manca, quanto gli voglio bene.

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