14 aprile 2019

Le nostre serate scazzo

Da sempre è stato così. Basta guardarsi negli occhi per capirsi e allineare l'intento.
Di norma accade bevendo il primo bicchiere di vino. Diciamo quasi a metà del primo bicchiere. Nell'aria già si sente l'odore del secondo in arrivo anche se non hai ancora pronunciato le parole: "un altro grazie". E' come una miccia: l'insostenibile voglia che quella serata non abbia mai fine.
Noi le chiamiamo le nostre "serate scazzo". Sono quelle in cui non sai mai come va a finire. Non si decide nulla, si pensa e agisce sul momento. Tre bicchieri, solo due? Si cammina, si cena seduti sui gradini, si fanno chilometri in auto, si va a scoprire un nuovo quartiere. "Googliamo i ristoranti in zona". "Prendiamo l'auto e vediamo dove ci porta". "Andiamo giù di qui e vediamo se c'è qualche locale che ci piace". "Che ne dici di non cenare?". Questa è la nostra preferita, perché sappiamo già cosa significa: si va alla ricerca di un super aperitivo rinforzato e poi, immancabilmente, si mangia un gelato. L'abbiamo fatto in qualunque città abbiamo abitato, vissuto, sostato per qualche tempo. La nostra bellezza è che sono 12 anni che andiamo avanti così. E, amore mio, sappilo: sono state le serate più belle mai trascorse. Ricordo ancora quella notte che si tornava da una di queste serate strane, la luna era piena e alta, il cielo scuro ma limpido e te guidavi. Ci siamo guardati e abbiamo pensato di non scendere più dall'auto e non tornare più a casa. Con più coraggio chissà dove saremmo adesso.

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