16 dicembre 2008

Ossa rotte

Un'ora e mezza dal fisioterapista e non sono perfettamente apposto ma almeno sto meglio. Trent'anni e sono peggio di mia nonna. Ma lei almeno un motivo ce l'ha per non alzarsi di scatto dalla sedia e non fare cento metri a passo spedito. E io? Ieri chiedevo insistentemente: è colpa della scogliosi vero? No. Mi devo operare al crociato? Lo so, ho fatto male a non farlo subito questo intervento ma non avevo tempo.. Invece no. L'anca? (Purtroppo mi hanno - i dottori - sempre messo in testa l'idea che avevo un'anca più alta..) No, sei perfettamente in linea se ti stendo la muscolatura. E allora? La diagnosi alla fine è sempre quella: stress. Ma ieri l'ha chiamata: tensione. Ormai è la mia malattia perenne. Pensi troppo. Alzati di più dalla sedia. Cammina in pausa pranzo un'ora per scaricarti. Se sapesse che ho iniziato a muovere velocemente le gambe come te e che mangio un pacchetto di chewingum al giorno per scaricare la mandibola. Mi dico da sola che mi aiuta a scrivere ma a chi voglio darla a bere. Sono quella che si sveglia la mattina con la mandibola indolenzita per il forte e costante lavorio notturno dei miei denti. E già alle sette mi programmo la giornata. Ora mi sveglio anche di notte per farlo. La mia è sempre stata incapacità di gestire le tensioni che accumulo sempre lì: sterno, collo. Cuore, voce per capirci. E implodo. Dovrei urlare al mondo mille cose. Ma implodo. E contraggo i muscoli, stringo le vertebre, chiudo le spalle. Ora chiudo anche la gola al punto da farmi mancare il respiro. Maledizione! E' ansia che torna e che devo nuovamente combattere. Spegnendo il cervello.

Nessun commento: