8 giugno 2009

Promesse

C'ho sperato in questo weekend. E ho sperato che, nonostante il tuo primo programma non lo comprendesse - almeno a parole-, mi avresti fatto conoscere chi ti ha messo al mondo. Non so ora come finirà. Il tuo messaggio dice che hai bisogno di me e di tempo con me. Bhè, non aspetto che questo. E, sarò sincera, anche molto di più. Ciò che mi spegne è l'aver smesso di sognare. E un po', me ne sono accorta ieri, l'ho fatto. Essere realista, essere delusa nelle aspettative e nei tempi, il continuo passare dei giorni senza avere una meta vicina, e il continuo non confronto su ciò che succede di là (per mia scelta, per non soffrire) mi sta rendendo arida dentro. Ho bisogno di nuova forza e di credere fortemente in qualcosa che posso raggiungere a breve. Ho bisogno di uno stimolo forte per non sedermi su una vita che non mi piace così com'è. Che sia chiaro: così non vivo bene. Vivo a metà, limitata, facendo ciò che non voglio fare ovvero stare sempre sola, non sapere come impegnare il tempo, decidere in autonomia le piccole cose come un regalo a un'amica che porta il tuo nome nel biglietto. Non voglio andare al mare da sola. Non voglio svegliarmi sei giorni su sette da sola. Non voglio addormentarmi gli stessi giorni senza nessuno accanto. Non voglio tenermi dentro qualcosa per non dirlo via sms. Non voglio avere il peso di un compagno lontano che so stare male in un divano solo. Non voglio avere il peso di una doppia sofferenza quando ci sono mille modi per poterla alleviare. Facendo un passo avanti.

Nessun commento: