6 agosto 2010

Romanticismi

Avviso al lettore: la scrivente è ancora influenzata emotivamente dalla visione di Kate & Leopold trasmesso in prima serata ieri sulla radio televisione italiana.

Domanda: dov'è finito il romanticismo? Pensateci un attimo: quanti uomini alle prime uscite, ma anche dopo anni di consolidata relazione, vi hanno offerto una rosa o un mazzo di fiori, quanti vi fanno entrare per prime ai ristoranti, vi aiutano a indossare il cappotto, vi pagano la cena, ai compleanni nonché agli anniversari vi scrivono i biglietti?
Seconda domanda: è questo il romanticismo? Assolutamente no, o per lo meno ne è solo una parte. Perché è romantico preparare la colazione al mattino, stendendo burro e marmellata su due fette biscottate quando l'altro dorme. E' romantico scrivere un bigliettino e posarlo sotto il tergicristallo della macchina perché venga prima visto e poi letto, è romantico darsi il buongiorno ogni mattina. E' romantico fare due giri della macchina perché lei non si bagni se piove.
Di uomini romantici ne sono rimasti pochi in giro e io, sono fortunata, ne tengo ben stretto uno. Ma a pensarci bene sono ancor meno le donne romantiche. C'è troppo realismo, pessimismo, consumismo.. molto -ismo cattivo che cancella la capacità di sognare ed emozionare le signore del gentil sesso abbruttite da atteggiamenti maschili o da convinzioni single di ultima generazione. Aride trasposizioni di mondi che nulla hanno a che fare con la prosa dell'Ottocento.
Ma alla fine per essere romantici, c'è poco da fare, bisogna essere in due. Altrimenti il gesto dell'altro sembrerà sciocco e non verrà compreso. Di fronte a un uomo con una rosa in mano, infondo, c'è solo da non celare i propri occhi lucidi. Ogni altra emozione non fa parte della favola.

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