20 febbraio 2009

Aspettando Vittoria

Cosa c'è di più naturale che la danza? E' quello che pensano i genitori quando vedono i loro bambini saltare, girare, montare sulla punta dei piedi. Oggi tutto il mondo vuole danzare, ed è vero che tutto il mondo può danzare, ma non tutti possono essere dei ballerini. La danza classica non è ginnastica, ci vuole un apprendistato rigoroso, delle disposizioni fisiche speciali all'en dehors, il gusto dell’esibizione fisica, il senso del ritmo e molte altre cose ancora. Genitori e ragazzi devono sapere e comprendere ciò che significa diventare "danzatore di professione” perché troppi errori sono stati commessi che hanno distrutto l'avvenire di molti bambini in quest'arte così popolare oggi, ma ancora troppo sconosciuta al grande pubblico, ed è strano come in un'epoca in cui si prendono tante precauzioni nei confronti dei figli, ci si avvicini a quest'arte così rigorosa senza consultare il parere di persone veramente competenti.
Le basi dell'insegnamento sono di un'importanza primaria, non bisogna in ogni caso sottovalutarle, uno studio scorretto potrebbe apportare lesioni anche molto gravi al giovane corpo in via di formazione. Quando una bambina inizia lo studio della danza, molto spesso immagina se stessa vestita con il tutù e con le scarpine da punta ai piedi. Sarà compito di un serio insegnante farle capire che la danza innanzitutto è lavoro quotidiano alla sbarra, che il tutù è solo un costume di spettacolo che verrà indossato molto più tardi e che le punte non dovranno essere calzate senza prima avere imparato, con faticosi esercizi, a sostenere la mezza punta, a rinforzare tutta la muscolatura delle gambe e a piazzare correttamente la schiena. Ecco allora che, se l'allievo riesce a sormontare queste prime disillusioni e si avvicina con applicazione e fervore al rigore del lavoro richiesto, il suo carattere si modella in favore dello sforzo fisico e, giorno dopo giorno, plasma il suo corpo ed il suo spirito alla continua lotta necessaria per iniziare una carriera. Accettare di ricominciare mille volte lo stesso gesto fino alla sua completa conoscenza e forse alla sua perfezione, rifiutare la facilità, rimettersi in questione in ogni momento, sono le più grandi qualità per un ballerino ed è sorprendente vedere come i bambini accettino tutti questi sforzi con passione scoprendo che il loro corpo, macchina meravigliosa, che bisogna però sorvegliare senza sosta, può, se si vuole, rispondere a tutte le sollecitazioni richieste. La danza classica quindi, oltre che formare il corpo in maniera meravigliosa, apporta una maturità, una capacità di concentrazione in se stessi e una serietà che non è facile riscontrare in altre discipline fisiche.
Andrea Francescon

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