13 gennaio 2009

Corpi che si cercano

E' quando pensi davvero di aver perso tutto, di essere all'ultima discussione, all'ultima goccia che ti accorgi veramente di essere solo all'inizio. E che devi afferrare con forza, determinazione e coraggio quello che l'inerzia, il silenzio, la lontanza e l'immobilità può portarti via. Il caso spesse volte ha scelto per me. Indirizzandomi laddove non vedevo. Spingendomi in un verso piuttosto che l'altro. Ma ci sono situazioni in cui il lasciar scorrere porta a divisioni fisiche e mentali. Il non parlare porta a non condividere. Il non volersi vedere finisce in una notte a metà tra un divano e un letto mezzo vuoto. Io credo in quello che vuole il mio corpo. E credo che noi siamo quelli che si sono cercati stamani sotto le lenzuola fredde ancora con le menti assonnate. Io credo siamo quelli che nella lontananza fisica si sono addormentati tenendosi per mano. Siamo quelli che non riescono a salutarsi sfuocati ma piangono insieme. E io sono colei che ti ha coperto ieri e ti è venuta a svegliare per portarti con sè nell'altra stanza. Non abbiamo scelto la via più facile. L'abbiamo sempre saputo. E noi solo, solo noi, sappiamo quanto ce la stiamo sudando. Ma se questa vita è fatta di scelte ed è fatta di sacrifici come quelli che forse solo le vecchie generazioni sono stata abituate a fare, perchè oggi è la comodità e la fuga la scelta più semplice, noi siamo specialmente vecchi. Quindi perdoniamoci le schiocchezze. Le aggressioni che simulano richieste di complicità. Le urla che sono carezze. E i silenzi che assordano i cuori. Perdoniamoci l'instabilità di non sapere - talvolta - distinguere il giusto dal non giusto. Perdoniamoci la fragilità umana con le sue paure e debolezze del non noto. Del perché non tutto subito. L'attesa snervante e i piccoli passi che però macinano chilometri. Questa nostra storia richiede forza. Forza fisica, d'animo e di mente. E io ho dimostrato di non averne sempre per entrambi. A volte neanche per me stessa. Ho le speranze di un'adolescente ma la comprensione e l'ascolto di una donna. Che non chiede altro che poter rendere felice colui che ama. Che chiede confronto anche acceso. Che chiede risposte, anche quelle non attese. Basta non essere delusi. Non deluderci mai. E non smettere di parlare con me. Non fuggire nei silenzi (talvolta preziosi ma se soli). Non fuggire da me. Siamo la cosa più preziosa che ci sia capitata quel giorno a nostra fortuna.

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